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MERICHEM da circa 30 anni opera nel settore della manutenzione e commercializzazione di apparecchiature di scambio termico.
Gli scambiatori di calore sono apparecchiature nelle quali si realizza il passaggio di calore da un fluido ad un altro a temperatura inferiore.
MERICHEM concentra la propria attività di manutenzione riguardo gli scambiatori di calore a piastre ispezionabili, fasci tubieri e charge air cooler di qualsiasi marca e modello.
Il nostro lavoro consiste nell’affiancare il cliente già dalla fase di sopralluogo dove vengono analizzate le possibili cause del non efficiente scambio termico per poi consigliarlo circa il tipo di intervento manutentivo da mettere in atto per risolvere il problema. Il tutto preventivando ogni singola fase di lavoro.
Siamo in grado di intervenire, nel minor tempo possibile, per ripristinare lo stato di efficienza della macchina realizzando una manutenzione incidentale. Inoltre MERICHEM può offrire, in accordo con il cliente, un piano di manutenzione preventiva programmata. Tale scelta prevede visite e controlli periodici presso la sede di installazione dello scambiatore per mantenere costante l’operatività della macchina, prevenendo spiacevoli fermi di produzione e ottimizzando gli investimenti/costi del cliente.
Inoltre, grazie ad una fitta rete di fornitori, siamo in grado di offrire la vendita di singole piastre, guarnizioni o scambiatori completi a prezzi vantaggiosi.
A garanzia della qualità del servizio offerto l’azienda è certificata ISO 9001.
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Scambiatori di calore a piastre ispezionabili.
Uno scambiatore di calore a piastre consiste in una serie di piastre metalliche sostenute e pressate assieme tra due piastre d’estremità: una fissa, cui sono collegate due barre orizzontali di sostegno supportate all’altra estremità da una colonna, e l’altra mobile.
Le piastre d’estremità non sono a contatto con i fluidi del processo e sono pertanto solitamente in acciaio al carbonio verniciato. Opportune guarnizioni, interposte tra le varie piastre e collocate alla periferia delle stesse, permettono di realizzare dei canali separati ed alternati di percorso dei due fluidi.
Principale caratteristica degli scambiatori di calore a piastre è proprio dato dall’elevato coefficiente di scambio termico reso possibile dalla condizione di flusso turbolento dei due fluidi raggiunti per valori del numero di Reynolds bassi.
Gli usuali materiali per le piastre sono: acciaio inossidabile AISI 304, AISI 316, Titanio, Hastelloy C276 con spessori variabili tra 0.5 e 3 mm.
Per quanto riguarda le guarnizioni esse possono essere in: nitrile perossido, EPDM, EPDM perossido ad incastro oppure incollate.
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Fasci tubieri.
Uno scambiatore di calore a fascio tubiero può essere efficacemente schematizzato come in figura.
Questo semplice schema, definito a tubi e mantello, è rappresentativo della più frequente tipologia di fascio tubiero impiegato nelle industrie chimica e navale.
È particolarmente indicato quando i due fluidi sono in fase liquida (liquido-liquido). Esso è costituito essenzialmente da un banco di tubi, da un mantello(involucro) e da diaframmi per la distribuzione del flusso. Un fluido scorre all’interno dei tubi e l’altro nello spazio tra il mantello e la superficie esterna dei tubi. Lo scambiatore è detto ad un passaggio o a più passaggi a seconda che il fluido lo percorra una o più volte dal lato interno (tubi) o esterno (mantello). I diaframmi svolgono oltre a quella meccanica, una funzione di distribuzione di flusso che migliora la conduttanza convettiva.
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Charge air cooler.
Il charge air cooler è un dispositivo utilizzato generalmente nei motori a combustione interna turbocompressi (sovralimentati).
Si tratta di uno scambiatore di calore aria-acqua che raffredda l’aria in uscita dal turbocompressore prima che entri nel motore. Il fine ultimo di questa operazione è quello di immettere l’aria nel motore alla temperatura ottimale per la combustione.
Il charge air cooler è installato tra il turbocompressore ed il motore. Il turbocompressore sfrutta la rotazione impressa dai gas in uscita dal collettore di scarico per comprimere l’aria in aspirazione, permettendo di raggiungere prestazioni superiori rispetto ai motori a combustione interna aspirati.
Tuttavia la rapida compressione dell’aria ne aumenta la temperatura, diminuendone la densità e limitando dunque la quantità d’aria aspirata dal motore. Le temperature dei gas combusti che mettono in rotazione la turbina, inoltre, riscaldano fortemente il turbo (compressore) il quale cede ulteriore calore all’ aria aspirata. Il charge air cooler, mediante l’apposito circuito di raffreddamento, riduce la temperatura dell’aria, aumentandone dunque la densità (l’aria fredda infatti occupa meno volume di quella calda) e incrementandone, a parità di pressione, la quantità di comburente in camera di combustione. In questo modo si migliora il rendimento globale del motore sia in termini di consumi che di prestazioni e affidabilità.
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